News - Raee: in vigore direttiva UE, dal 12 aprile negozianti obbligati a ritirarli

Cambiano le regole per il ritiro dei Raee. Dal 12 aprile 2014 entrerà in vigore il decreto che recepisce la direttiva europea Raee (2012/19/EU),  approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 14 marzo. I negozianti saranno obbligati al ritiro dei piccoli elettrodomestici giunti a fine vita.

La regola varrà per i prodotti di dimensioni inferiori ai 25 cm e per i punti vendita di superficie superiore ai 400 mq. Per i negozi più piccoli, il ritiro, sempre gratuito, sarà facoltativo. Con l’1 contro 0, che sostituisce il precedente 1 contro 1, i negozianti dovranno assicurare alla clientela il ritiro dei piccoli Raee senza spese aggiuntive e senza l’obbligo di acquistare un nuovo prodotto.

 

 

Il provvedimento ha l’obiettivo di aumentare il target di raccolta, di incentivare il riutilizzo e di inserire misure e requisiti più incisivi per contrastare il traffico illegale di rifiuti elettrici ed elettronici. Il decreto specifica i requisiti giuridici e operativi dei sistemi collettivi e chiarisce le modalità di funzionamento dei sistemi individuali.

Gli obblighi non riguarderanno soltanto i gestori di punti vendita fisici, ma anche coloro che vendono a distanza. I venditori on line dovranno infatti garantire il ritiro dei Raee ai clienti che acquistano un nuovo prodotto, dando loro la possibilità di consegnare l’apparecchiatura giunta a fine vita in punti di raccolta messi a disposizione gratuitamente.

Il decreto legislativo prevede inoltre l’estensione del campo di applicazione a più prodotti. Tra i Raee vengono inclusi da subito i pannelli fotovoltaici, mentre dall’agosto 2018 verranno considerati Raee anche tutti gli altri apparecchi elettronici a fine vita al momento esclusi. Per arginare il tragico illegale dei Raee, verranno imposti requisiti tecnici per le spedizioni transfrontaliere, così da evitare elusioni della normativa.

Il consorzio Remedia, ente no-profit che si occupa del ritiro dei Raee sul territorio nazionale, prevede che nel giro di 5 anni, grazie al nuovo regolamento, la quantità dei Raee raccolti per abitante dovrebbe crescere dai 4 kg annui attuali a 16 kg. Riguardo al recepimento della direttiva Raee, avevamo chiesto agli esperti quali fossero le previsioni di raccolta per il 2014.

 

 

Secondo Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento Raee, l’incremento della raccolta sarà graduale: "Il Decreto di recepimento della Direttiva introduce sicuramente degli elementi di stimolo alla raccolta dei RAEE come ad esempio il ritiro "uno contro zero" che consentirà ai consumatori di consegnare gratuitamente i RAEE di piccole dimensioni ai negozianti anche senza acquistare un elettrodomestico nuovo. E' comunque necessario che questo nuovo metodo di raccolta si allestisca quindi si possono prevedere risultati migliori in modo non immediato ma con una crescita graduale".

Alberto Canni Ferrari, Country General Manager di ERP Italia, prevede controlli più rigidi per evitare gli illeciti: "Per il 2014 prevediamo orientativamente una certa stabilità dei volumi, senza grandi modifiche rispetto al 2013. È indubbio che un incremento della raccolta possa essere associato a una possibile ripresa dei consumi e all'attivazione di controlli più rigidi da parte delle istituzioni rispetto ad eventuali comportamenti illeciti di soggetti che sottraggono dal circuito di legalità i rifiuti tecnologici più preziosi. Inoltre, molto dipenderà dal nuovo accordo previsto tra il Centro di Coordinamento RAEE e ANCI che tratterà anche gli accordi sui premi di efficienza messi a disposizione dai Sistemi Collettivi a favore di quei Centri di Raccolta virtuosi".

Il nuovo testo sui Raee è esaustivo e completo o presenta delle lacune? A parere di Luciano Teli, Direttore consorzio ecoR'it:

“Manca purtroppo ogni riferimento alle semplificazioni per i distributori di RAEE professionali, così come per i Centri di Assistenza Tecnica. Più in generale, pare molto sottovalutato (anche in sede di definizione delle apparecchiature c.d. "Dual Use") il mondo quasi del tutto silente dei RAEE utilizzati da operatori professionali che invero, per quantità e "qualità" del rifiuto prodotto, potrebbe essere fondamentale per raggiungere gli ambiziosi nuovi obiettivi quantitativi (tassi di raccolta) e qualitativi (percentuali di recupero)”.

La principale soddisfazione resta comunque la semplificazione dello smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici. Come aveva sottolineato il ministro dell’Ambiente Galletti, ci troviamo di fonte ad "un altro passo verso semplificazione degli adempimenti ambientali è stato fatto oggi dal Consiglio dei Ministri. Ciò renderà molto più semplice la raccolta e ed il recupero dei materiali delle apparecchiature e più agevole per i cittadini un comportamento ambientalmente corretto e virtuoso".

Infine, soddisfazione anche dal consorzio Remedia: “Il lavoro svolto in questi mesi per recepire la direttiva europea sui Raee ha portato importanti innovazioni che mirano al miglioramento complessivo del Sistema” - ha sottolineato Danilo Bonato, Direttore Generale di Rimedia - “In soli 5 anni dovremo crescere da 4 kg annui di Raee raccolti per abitante ad almeno 16 kg e il modello ‘all actors’ – che nella gestione dei RAEE affianca ai sistemi collettivi dei produttori gli operatori accreditati del settore – offre l’opportunità al canale informale di contribuire al raggiungimento di questo impegnativo traguardo. In tale percorso sarà però determinante la capacità di controllare la qualità del trattamento, il rispetto degli standard e il raggiungimento dei target di recupero per garantire una gestione trasparente ed efficace dei rifiuti tecnologici”.

Consulta qui il testo del nuovo decreto sui Raee.

 

Fonte: Greenbiz.it

2/4/2014